Cardiac Imaging Annual report 2017

Responsabile: Francesco Faletra

Imaging Cardiaco

L’evoluzione delle tecnologie diagnostiche legate all’immagine ha modificato profondamente la medicina moderna e la cardiologia in particolare. Su questa evoluzione il Cardiocentro ha da sempre fortemente investito e questo impegno non è stato “semplicemente” finalizzato all’acquisizione delle tecnologie più aggiornate, ma anche alla implementazioni di studi di ricerca per valutare e sfruttare tutte le potenzialità dall’utilizzo integrato di apparecchiature sempre più performanti e sempre più sofisticate.

L’attività di ricerca del Laboratorio di Imaging ha interessato tutti i campi di applicazione nell’ambito cardiovascolare, con particolare attenzione a modalità diagnostiche emergenti come l’ecocardiografia 3D, l’utilizzo in ambito ecocardiografico di nuovi software per lo studio morfo-funzionale cardiaco e la Risonanza Magnetica Cardiaca (CMR). L’attività ha coinvolto non solo il personale della clinica, ma anche studenti e fellows con svolgimento di tesi di specializzazione in ambito cardiologico.

Attività 2017

‘Echocardiographic-Fluoroscopic Fusion Imaging’ nelle procedure interventistiche percutanee

La ‘fusion imaging’ tra ecocardiografia e fluoroscopia è un nuovo sistema di imaging che ha lo scopo di facilitare le procedure interventistiche percutanee per cardiopatie strutturali. Il Laboratorio di Imaging studia le applicazioni pratiche di questa nuova metodica e sui suoi potenziali vantaggi e limiti. Questa ricerca descrive i principi tecnici e l'anatomia fluoroscopica del setto interatriale e della valvola mitrale e ha valutato accuratamente il ruolo di questo nuovo sistema di imaging durante gli interventi di Mitraclip, Cardioband, chiusura dei leak paravalvolari.

Faletra F, Leo LA, Biasco L, Pedrazzini G, Moccetti M, Pasotti E, Moccetti T, Monaghan MJ.

Ecocardiografia transesofagea 3D nella valutazione dell’insufficienza mitralica e come guida negli interventi percutanei di riparazione delle valvola mitralica

L’ecocardiografia transesofagea tridimensionale ‘real time’ (3D TEE) è probabilmente il metodo di imaging più potente e convincente per comprendere la complessa morfologia e valutare la geometria e la dinamica del rigurgito mitralico (MV) sia degenerativo che funzionale. Inoltre, il color Doppler 3D TEE è importante per identificare la posizione dell’orifizio rigurgitante e la gravità del rigurgito mitralico. Il 3D TEE ha dimostrato di avere enorme valore durante gli interventi chirurgici di riparazione della valvola mitralica.
Questa ricerca valuta il ruolo dell’ETE 3D nelle varie fasi della riparazione percutanea della valvola mitrale con MitraClip e identifica gli attuali limiti che giustificano, al momento, l’utilizzo di entrambe le metodiche (ETE 2D e 3D).

Faletra FF, Leo LA, Paiocchi V, Berrebi A, Pedrazzini G, Casso G, Cassina T, Moccetti T, Malouf JF.

Analisi Speckle-Tracking nella valutazione della transmuralità della cicatrice miocardica in pazienti con cardiopatia ischemica cronica

L’identificazione dell’estensione della transmuralità della cicatrice nella cardiopatia ischemica cronica è importante perché correlata alla vitalità. Lo scopo di questo studio è quello di valutare se l’analisi ecocardiografica Speckle-Tracking consente di distinguere la presenza di cicatrici e la transmuralità delle stesse usando come gold standard la risonanza magnetica cardiaca.

Faletra FF, Tarascio M, Leo LA, Klersy C, Moccetti T

Registro europeo dell’insufficienza mitralica (EuMiClip).

Questo registro comprende la valutazione della prevalenza del rigurgito mitralico (MR) in una coorte internazionale di pazienti sottoposti a ecocardiografia clinicamente indicata al fine di esaminare la distribuzione dell’insufficienza mitralica primaria e secondaria.

Leo LA, Faletra F, Zamorano JL

Ecocardiografia transesofagea 3D per la valutazione dell’anatomia dell’istmo cavo tricuspidale nei pazienti sottoposti ad ablazione transcatetere di flutter atriale tipico.

L'ablazione con radiofrequenza dell'istmo cavo-tricuspidale è il trattamento di scelta del flutter atriale. Il tempo procedurale è molto variabile in funzione dell’anatomia. Questo studio è finalizzato a caratterizzare l’anatomia dell’istmo cavo-tricuspidale mediante l’ecocardiografia transesofagea tridimensionale per identificare le caratteristiche delle strutture anatomiche che potrebbero determinare un allungamento dei tempi di procedura.

Regoli F, Faletra F, Marcon S, Leo LA, Dequarti MC, Caputo ML, Conte G, Moccetti T, Auricchio A

Valutazione della geometria dell’anello valvolare mitralico prima e dopo MitraClip con ecocardiografia transesofagea 3D

La riparazione transcatetere della valvola mitralica con il sistema MitraClip® (Abbott Vascular, Abbott Park, Illinois, USA) è oggi il trattamento di scelta nel rigurgito mitralico in pazienti con alto rischio chirurgico. Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare gli effetti acuti della riparazione valvolare sulla geometria dell’annulus della valvola mitrale utilizzando l’ecocardiografia transesofagea 3D e l’analisi specifica off-line con un software dedicato (Mitral Valve Navigator, Q-Lab10, Philips Medical System).

Faletra FF, Leo LA, Lavanco V

Valutazione quantitativa ventricolare sinistra con ecocardiografia 3D e software Heart Model: studio confronto con CMR

La valutazione quantitativa ecocardiografica del ventricolo sinistro (volume e frazione di eiezione) è di fondamentale importanza nella gestione clinica dei pazienti, fornendo importanti informazioni diagnostiche e prognostiche e guidando le strategie terapeutiche. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’accuratezza nella quantificazione del volume ventricolare sinistro e della frazione di eiezione con ecocardiografia tridimensionale Heart Model rispetto alla risonanza magnetica cardiaca.

Faletra F, Leo La, Cautilli G

Revisited Role of Q-waves ECG in myocardial scar assessment in patients with prior myocardial infarction

Questo studio è stato progettato per valutare la sensibilità e la specificità delle onde Q patologiche come definito nei criteri ECG delle European Society Guidelines 2012 (ESC) in pazienti con cardiopatia ischemica cronica. La Risonanza Magnetica Cardiaca mediante ‘late gadolinium enhancement’ è considerata la tecnica gold standard per l’identificazione della cicatrice miocardica. Scopo di questo studio è valutare l’accuratezza delle onde Q dell'ECG nell’identificare la presenza, la sede e l’estensione del pregresso infarto miocardico come rilevato dalla risonanza magnetica cardiaca.

Faletra F, Paiocchi V, Leo LA, Marcon S